Fondo patrimoniale e fisco, chi deve provare l’estraneità del debito ai bisogni della famiglia?



Interessante Sentenza della Corte di Cassazione, n. 26496, depositata l’11 ottobre 2024, perché ritorna su a chi competa ll’onere della prova per cancellare un’ipoteca iscritta dal fisco su bene immobile vincolato nel fondo patrimoniale.

Nel caso specifico, la Commissione Tributaria Regionale del Lazio (CTR), aveva stabilito che, per iscrivere validamente un’ipoteca sui beni costituiti in fondo patrimoniale, è necessario dimostrare che i debiti in questione siano inerenti ai bisogni della famiglia.

In particolare, la CTR ha ritenuto che l'onere della prova in merito a tale inerenza dovesse ricadere sull’agente della riscossione (ADER), che ha contestato questa interpretazione in Cassazione.

La Corte di Cassazione, invece, ha chiarito che spetta al contribuente l'onere di dimostrare l'estraneità del debito rispetto ai bisogni familiari, non all'agente della riscossione. Infatti, per poter cancellare l’ipoteca sui beni del fondo patrimoniale, è il contribuente a dover provare che il debito è stato contratto per scopi estranei alle necessità della famiglia e che l’agente della riscossione fosse a conoscenza di tale estraneità.

La Cassazione, pertanto, ha accolto il ricorso principale di ADER, ribadendo che l'onere della prova ricade in questi casi sul contribuente.

Avv. Francesco Frigieri