Donazione di titoli per atto pubblico?



La risposta deve ritenersi affermativa, specie se gli importi non sono di scarsa importanza.

Con l’Ordinanza n. 31170 , depositata in data 5 dicembre 2024, la Corte di Cassazione, affermerà la validità delle donazioni di titoli  a condizione che venga  osservata la forma solenne, ossia l’atto pubblico alla presenza di due testimoni.

Si è trattato, nel caso, specifico, del trasferimento di titoli per un totale di 124 atti di liberalità, per un valore di € 144.607,93.

L’attore ha invocato la nullità di tali atti di liberalità del defunto sostenendo che tali elargizioni costituivano donazioni nulle per mancanza della forma richiesta dalla legge.

Sia il Tribunale che la Corte d'Appello avevano riconosciuto la nullità degli atti di liberalità, condannando la convenuta, ex compagna, alla restituzione di somme ricevute, non condividendo la tesi sostenuta da quest’ultima circa l’adempimento di obblighi morali o contributi al mantenimento della nipote.

La Corte di Cassazione ribadirà che:

-Il trasferimento di dossier titoli costituisce una donazione diretta e, in quanto tale, è soggetto, a pena di nullità, alla forma di atto pubblico prescritta dall’art. 782 c.c..

-La necessità dell'atto pubblico mira a garantire la consapevolezza del donante rispetto agli effetti dell’atto, prevenendo decisioni affrettate o pregiudizievoli.

-Spetta a chi sostiene la validità della donazione provare che essa sia conforme ai requisiti formali.

Il ricorso è stato respinto, confermando la nullità degli atti di liberalità per difetto di forma e ribadendo l'importanza della tutela formale nelle donazioni.

Avv. Francesco Frigieri