Da alcuni anni è possibile ricorrere alla società semplice come strumento per gestire il patrimonio privato, in particolare quello immobiliare, al fine di evitare la comproprietà ordinaria.
Le società semplici offrono vantaggi in termini di costi contenuti e semplicità di costituzione, senza necessità di capitali minimi e obblighi di registrazione e pubblicitari. Sebbene la responsabilità dei soci sia solidale e illimitata, il rischio di debiti è limitato in società che operano solo nel godimento dei beni.
Inoltre, i creditori personali dei soci non possono pignorare le loro quote, secondo la giurisprudenza della Suprema Corte, poiché le quote nelle società di persone non possono essere espropriate.
Le società semplici offrono anche una soluzione alla trasmissione del patrimonio attraverso la successione, poiché la quota sociale non è trasmissibile per eredità, e la morte di un socio non comporta lo scioglimento della società.
Queste società possono essere una valida alternativa alla comproprietà per la protezione del patrimonio familiare, in quanto evitano i rischi di comproprietà non desiderate e i costi amministrativi delle società più strutturate come le Srl.
In conclusione, le società semplici rappresentano un potenziale strumento di tutela e controllo del patrimonio, soprattutto nell'ottica successoria.
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